Pubblico una lettera che ho inviato al quotidiano "Il Tirreno":
Un idea di futuro. Forse è questa la grave mancanza di Livorno. Vi siete mai chiesti come vi immaginate Livorno nel futuro? Forse no, e se sì.... presumo ve la immaginiate piu o meno come ora, forse con la speranza di avere qualche buca in meno per strada. Quando una società arriva a questa stasi di idee, o si ripensa, o muore. La cultura del buongoverno (molto opinabile a seconda dei vari punti di vista) è vista in questa città come la realizzazione del meno peggio o, se va bene, la sistemazione dell’esistente mai una volta che abbia sentito parlare di qualche progetto futuristico per Livorno. Niente di trascendentale, mi basterebbe anche un idea nuova, un’idea.
Per l’attività politica che svolgo da Consigliere di Circoscrizione mi accorgo che a Livorno si presentano come novità soluzioni che l’Europa ha già adottato 15-20 anni fa e che sono già state ampiamente superate e sostituite da idee più nuove, moderne, futuristiche. Invece di adottare subito le nuove idee e le nuove soluzioni per quanto riguarda traffico e urbanistica, per fare un esempio, noi adottiamo misure già vecchie con la scusante che nel passato hanno dato grandi risultati. Certo! 20 anni fa appunto. Invece di saltare un grado di sviluppo spendendo soldi inutili per avere qualcosa di già scaduto, sarebbe opportuno tentare un azzardo, scommettere su cose nuove, se poi va bene possiamo definirci all’avanguardia!
Le idee per la corretta amministrazione cittadina non mancano e provengono da ogni parte: solo le Circoscrizioni con il loro impegno sostanzialmente volontario, sfornano progetti, sistemazioni, aggiornamenti, aggiustamenti della vita quotidiana. Parte di questo lavoro è accolto con favore, parte scartato, ma è tutta una progettazione e un ideazione che si basa sull’adeguamento dell’esistente a parametri europei di due decenni addietro. Io stesso, un po’ per gioventù, un po’ per la volontà di smuovere delle acque ferme sostanzialmente dagli anni ’60, mi perito a proporre idee Nuove, idee che possono venirmi in mente leggendo varie pubblicazioni internazionali o interessandomi di ciò che accade fuori dalla Provincia Italiana; mi perito perché le poche volte che ho proposto qualcosa di Nuovo, sono stato un po’ guardato come un marziano, come una persona priva di qualsiasi realismo, come dire..... ma dove ti credi di essere?? Sei a Livorno! Sono 7 anni che contribuisco ai lavori della Circoscrizione 4 ma dopo le infinite volte che mi sono scontrato contro i mulini a vento, rischio di perdere anche la sola, mera, speranza di cambiare in meglio questa città.
Cosa chiedo? Chiedo a chi ha un idea, una qualsasi, una voglia di modernità, di non tenersela per se ma di divulgarla. Volete un esempio? E’ un mio pallino da tempo, talmente tanto tempo che forse è un idea già vecchia. Perché non bandire una gara internazionale per la costruzione della facciata della Chiesa dei Domenicani (per chi non se ne fosse accorto quella non è una facciata!). Dopo 400 anni dalla sua costruzione è stata fatta quella del Duomo di Firenze, a breve dovrebbe essere costruita quella di San Lorenzo, sempre a Firenze, perché non provarci anche noi? Potremmo chiamare qualche architetto di fama internazionale, dargli carta bianca, fargli fare qualcosa di modernissimo, in modo che Livorno possa poi essere inserita in una catena di pubblicazioni settoriali che faranno pubblicità gratuita alla nostra città. Sempre di più si visitano vari luoghi sparsi nel mondo, non tanto per la loro bellezza ma per ammirare l’opera di un certo architetto, per gustarla dal vivo. E’ costoso.... (nemmeno poi tanto) ma è una scommessa sul futuro. Cosa abbiamo da perdere? Forse solo la speranza.
Edoardo Marchetti