E’ passato poco più di un mese dalla vittoria della Destra alle elezioni politiche che già il clima è cambiato, ed è diventato molto pesante.
Di argomenti ce ne sono tanti, tantissimi, che hanno fatto scalpore in Europa (non in Italia) e che ci hanno esposti all’infamante accusa di paese xenofobo e razzista: si potrebbe partire dalle dichiarazioni di Margherita Boniver - "la presenza di migliaia di immigrati (irregolari ma non criminali) che vengono sfruttati in agricoltura per ripulire la città ed ottenere in cambio la regolarizzazione dei loro permessi di soggiorno" -, alle dichiarazioni di Mara Carfagna (Ministro delle Pari Opportunità) “i gay sono costituzionalmente sterili”, per arrivare all’applicazione pratica di questa mentalità che nella migliore delle ipotesi ricorda il Fascismo e nella peggiore il Nazismo con le aggressioni ai ROM e agli immigrati a Roma e Napoli e il pestaggio del conduttore di una Radio e tematica Gay a Roma.
Un paese normale, civile si sarebbe indignato, avrebbe quantomeno manifestato contro questo clima di intolleranza esploso in pochi giorni come se fosse stato sobillato e mai sopito da anni. Un esplosione di violenza, autoritarismo che un opposizione decente, anche di basso cabotaggio, avrebbe dovuto contrastare con forza senza sé e senza ma, e nemmeno “ma anche”, né “pacatamente”, né “serenamente”. Opposizione assente, non pervenuta (se non qualche lampo dell’Italia dei Valori) che contribuisce a legittimare questo clima di violenza. Sicuramente qualcuno dirà che non siamo al Fascismo, ma vi invito a trovarmi un precedente simile nell’Italia Repubblicana, uno solo. E’ bene che i cittadini perbene, quelli che non vogliono essere mischiati coi fascisti, che credono almeno nella tolleranza, se non nell’integrazione, si indignino e prendano posizione, anche singolarmente e che stimolino quei partiti che dovrebbero avere questi valori nel loro DNA, a gridare allo scandalo e mettere da parte quel falso clima del “volemose bene” che sta facendo precipitare l’Italia nella spirale dell’odio xenofobo.
I principi non si discutono, si affermano. Gridiamoli.
- Edoardo Marchetti.