venerdì 30 ottobre 2009

Malidetta Pianura!!!

Va ora in onda “Il Ridicolo”. Piuommeno si può sintetizzare così il piccolo box informativo apparso su questo quotidiano il giorno 28 Ottobre in merito ai motivi per cui ASL e Comune vogliono trasferire l’Ospedale. Si parte col botto sostenendo che “l’attuale impianto ospedaliero si trova in una zona pianeggiante e dunque soggetta a rischio allagamento”. Sembra incredibile ma il Comune sostiene questo. Come se la colpa degli allagamenti fosse il terreno pianeggiante e non lo schifo con cui vengono tenute le nostre fognature. Come se in Pianura Padana NON esistessero ospedali. Come se Cisanello di Pisa non fosse in pianura, accanto ad un fiume, in area a rischio idrogeologico e sotto un argine. Ridicolo! “E’ nel centro di strade ad alta intensità di traffico” (tutte a 4 corsie e di scorrimento). Un male secondo il Comune, meglio farlo tra le mulattiere prive di marciapiedi di Montenero. “E’ privo di viabilità sul lato Ovest”: meglio farlo a Montenero così per par condicio la viabilità sarà carente per ogni punto cardinale e l’Ovest non sarà più discriminato. Tanti Auguri.

- Edoardo Marchetti

sabato 24 ottobre 2009

Il Miracolo della Madonna di Montenero!

(by Loungerie)

Gentile Tirreno, Gentile Redazione e Gentile Direttore, mi ero promesso di non tornare più sulla polemica del Nuovo Ospedale a Montenero dopo che nessuno aveva risposto all’inquietante questione da me posta riguardo all’allungamento dei tempi di raggiungimento del Pronto Soccorso e dopo aver constatato che in fondi ai livornesi poco importa di essere sottoposti tempestivamente alle cure immediate, quando in data 24/10 è stato pubblicato l’ennesimo show della incolpevole direttrice Calamai riguardo alla nuova urbanistica che verrà. In primo Luogo il progetto di “minima” del Nuovo Ospedale è passato da una elaborazione AutoCAD di 5 minuti della precedente planimetria ad una di ben 20 minuti con un bel cavalcavia ipotetico per il quale nemmeno sappiamo se ci sono i metri necessari a rispettare le “livellette” di legge: un bel passo avanti segno dell’attenzione ai particolari con cui ci si appresta a spendere 250 milioni di euro. Messa da parte l’ironia, si viene al secondo dolentissimo punto: proprio il costo e il dimensionamento dell’ospedale. Leggendo l’articolo, si nota come l’ospedale sia passato in meno di un mese da 700 a meno di 500 posti letto perdendo 200 posti pari a un ridimensionamento del 28% rispetto alla previsione iniziale, ma l’inquietudine sta nel finanziamento che pari pari è rimasto di 250 milioni. Come mai non ha subito anch’esso una riduzione del 28% portandosi a 180 milioni? Si passerebbe da un costo di 360.000 € a 500.000 € a posto letto! Dove andranno, a chi, a cosa quei 70 inspiegabili milioni stanziati di differenza rispetto al primo progetto? Io sinceramente spero che sia solo un errore e che l’intervistata o l’intervistatore si siano confusi sui numeri perché se così non fosse si aprirebbe un enorme buco preventivo sulla sanità e sulla percezione di onestà delle parti in causa. Mi aspetto rassicurazioni.

- Edoardo Marchetti

Nessuna risposta, nessuna verità

Ho aspettato un poco per dare il tempo a chi ci amministra di
rispondere alle questioni sollevate dall’Architetto Mauro Parigi
riguardo l’urbanistica del progetto di Nuovo Ospedale e da me
riguardo i problemi di tempestività dei soccorsi che la sua ubicazione
creerà. Cosimi, Viti, Rossi e da ultimo la direttrice generale
Calamai: 3 medici e un filosofo hanno risposto a precise questioni
tecniche sollevate sul dibattito del nuovo ospedale. La direttrice
dell’USL 6 Calamai, sostenendo che nei giorni a seguire sarebbe stato
reso noto il percorso tecnico che ha portato al concepimento del Nuovo
Ospedale a Livorno, mi ha fatto ridere e preoccupare allo stesso tempo:
ridere perché mi ha ricordato quando andavo a scuola e non facevo i
compiti “Maestra, m
i son dimenticato il quaderno… ma gli esercizi li ho fatti! Lo
giuro!”, preoccupare perché questi amministratori prima fanno grandi
annunci e poi non sono nemmeno capaci di produrre un contestuale
progetto e relazione tecnica. O tempora, O mores!

- Edoardo Marchetti

mercoledì 14 ottobre 2009

1 sola domanda al Sindaco.


Posso sembrare ripetitivo ma la questione mi pare di importanza cruciale per tutti i livornesi. Ho posto 7 domande al Sindaco, tutte eluse, poi le ho ridotte a 2 e adesso, dopo aver letto l’ennesima intervista elusiva dell’Assessore Regionale Rossi ne pongo una sola. E’ stato deciso, dall’alto, che l’Ospedale deve essere spostato per interessi economici di varia natura che riguardano sanità ed edilizia. Molto interessante ma ancora nessuno si è posto una domanda inquietante. E gli aspetti riguardanti la salute pubblica sono stati considerati nel dettaglio? Mi riferisco al fatto che la Triade di interviste Cosimi-Viti-Rossi non considera un aspetto primario dell’emergenza: la tempestività dei soccorsi. Ovunque, da anni ci dicono che la tempestività dei soccorsi è uno dei pilastri per salvare vite umane nei casi di gravi incidenti, di malattie cardiovascolari, infarti e ictus. Ogni secondo è prezioso e vale la differenza tra la vita e la morte e, nel caso della vita, tra la riabilitazione e l’infermità perenne. E’ evidente anche ad un bambino che spostando l’Ospedale sulla collina di Montenero e con il traffico di Via Mondolfi, i tempi di percorreza delle ambulanze aumenteranno di svariati minuti. Chiedo dunque alla Triade: oltre alle tasche, avete pensato alla salute reale dei cittadini? Oppure dell’inevitabile aumento del tasso di mortalità non ve ne frega niente?

- Edoardo Marchetti.