mercoledì 20 ottobre 2010

Perché non scrivo più


Rispondo a chi in privato mi ha chiesto perché non si vedano più pubblicate le mie lettere sul quotidiano locale “Il Tirreno”.

Dopo un periodo di altalenanti pubblicazioni delle mie lettere sul quotidiano durante la direzione di Bruno Manfellotto, alla direzione del giornale è sopraggiunto il nuovo direttore Bernabò ex vicedirettore di Manfellotto che ha imposto un cambio della linea del giornale, o almeno dei suoi rapporti con le mie episodiche lettere. Un rapporto col giornale che si è completamente interrotto e che dalla nuova direzione in poi non ha più visto una sola lettera pubblicata. Anzi, una sola.

Con l’avvento del nuovo direttore la linea è cambiata: a favore dell’Ospedale a Montenero ci sono interviste, politici, medici, costituzionalisti, professori, e in generale molte firme della società civile; contrari alla costruzione dell’Ospedale a Montenero sono rimasti solo politici, gli esponenti della società civile sono stati pressoché aboliti, ed anche gli esponenti politici sono passati da essere delle due opposizioni (sinistra e centro-destra) a esclusivamente dell’opposizione di centro-destra con qualche rarissima apparizione dei promotori del Comitato per il Referendum.

L’effetto è evidente: chi si oppone all’Ospedale? Solo la solita destra becera, l’odiato Lamberti e un gruppo di riccastri di Banditella e Montenero che non vuole vedere svalutate le loro villette. Quante volte ho scritto? Molte, ma da ultimo le mie opinioni di cittadino comune sono sparite. Va beh... chi sono io? Nessuno. E l’Architetto Mauro Parigi? Che a suo tempo spiegò benissimo perché non si doveva fare? Bah... e gli ordini professionali un tempo contrari? Mah.. Il bilanciamento non manca... per ogni lettera di Ceccarini, Calamai, Cosimi, Emanuele Rossi, Massimo Paoli (che immancabilmente partono addirittura dalla Prima Pagina) si risponde con Lamberti, Tamburini e Taradash.... rigorosamente nella pagina dei lettori. Addirittura avevo personalmente scritto una lettera per descrivere una ipotesi di localizzazione alternativa a Montenero, che, condivisibile o non condivisibile, era pur sempre una proposta alternativa che mi pareva opportuno mettere agli atti del dibattito sull’Ospedale. Due giorni dopo (sempre partendo dalla prima pagina) era invece presente una filippica di Massimo Paoli contro i sostenitori del referendum nella quali si accusavano di essere assolutamente incapaci di fare proposte alternative e saper dire soltanto dei no.

Un po’ scocciato da questo comportamento ho voluto fare un “esperimento scientifico”.

Dopo molte lettere, critiche, sull’ospedale e la sanità livornese ho pensato di trovare un argomento qualunque (pannelli solari sul nuovo Distretto Socio-Sanitario) per elogiare l’intervento pubblico, senza minimamente criticare niente.

Giusto per vedere quale era il tono che dovevo dare alle mie lettere per vederle presumibilmente pubblicate.

Speravo in una maggiore furbizia, in una omissione e invece il pesce ha abbondantemente abboccato all’esca che avevo tirato pubblicando la mia lettera di elogi istituzionali.

La pazienza ha un limite ed evidentemente questo limite è stato superato: che senso ha per me continuare ancora a scrivere per Il Tirreno? Che senso ha scrivere e perdere tempo per un giornale che pubblica solo ciò che è conforme perfettamente alla linea intrapresa?

Per questo non vedete più le mie lettere e credo che non le vedrete più per molto tempo almeno per tutta la direzione del Signor Bernabò che evidentemente non apprezza il mio modo critico di scrittura.

- Edoardo Marchetti