domenica 11 aprile 2010

Il Puzzle dei Costi

Volevo scusarmi con i lettori de Il Tirreno per il contenuto dell’ultima lettera pubblicata, scritta in precedenza all’intervento di Cosimi e Picchi sulla stampa, che, per normali esigenze redazionali ha visto luce con un piccolo ritardo che l’ha resa de facto obsoleta.

Obsoleta perché il lavoro dell’onesto cittadino che vuole conoscere e fissare i costi di una operazione pubblica è spesso arduo e accidentato e in questa occasione simile alla trama di un puzzle che va ricomposto. Per cui tramite le dichiarazioni incrociate di Nebbiai prima e del tandem Cosimi-Picchi dopo si riesce ancora a fissare qualche paletto di spesa in più.

Dei 266 milioni rimessi di nuovo nel calderone da Cosimi sappiamo (da Nebbiai) che 132 serviranno alla costruzione e progettazione della sola struttura, 25 alla ristrutturazione di due padiglioni e 15 alla viabilità; Cosimi aggiunge la cifra di 37 milioni per l’acquisto di macchinari e arredi. Su un totale di 266 milioni di euro attraverso i controlli incrociati delle affermazioni dei nostri amministratori siamo riusciti a individuare le voci di 209 milioni: ne mancano ancora 57. Un cifra che coprirebbe circa 126 referendum sull’Ospedale.

Questa mia insistenza sui costi precisi delle varie operazioni di bilancio deve servire a porre in maniera chiara e netta i paletti di spesa dei soldi pubblici, i nostri soldi, quelli che ognuno di noi paga con fatica attraverso il lavoro e le tasse e serve a scolpire nella pietra il costo e i protagonisti di una operazione urbanisticamente sciagurata di modo che gli under 40 di questa città e i loro figli e nipoti sappiano in futuro chi “maledire” per i loro certi disagi.

- Edoardo Marchetti

giovedì 11 marzo 2010

I costi della salute e gli sprechi della democrazia


La polemica sul Nuovo Ospedale di Livorno assume toni e modalità
sempre più sconcertanti da parte degli amministratori locali e
regionali. Con questa foga e con questo passo mai visto in qualsiasi
atto pubblico, probabilmente l'Ospedale di Montenero sarà pronto
in
pochi mesi in modo da terminarlo prima dell'esito del referendum
e in
modo da consegnare ai cittadini uno stato di fatto da
accettare e
basta. Ancora più sconcerto creano le parole
dell'assessore Nebbiai
che subordina la democrazia e la
partecipazione a 500.000 € di spese
elettorali. Ma come?
Qualcuno ha spiegato all'assessore Nebbiai che la
Toscana
sta costruendo 4 ospedali da 400 posti letto ciascuno per un

costo di poco inferiore ai 500 milioni? E che La Spezia si appresta
a
costruirne uno da 560 posti letto per 160 milioni? Come
giustifica il fatto che noi
costruiamo appena 440 posti letto
al costo di 266 milioni? 100 milioni
in più per 100 posti letto
in meno... e recrimina sulle briciole del
referendum? Si vergogni.

- Edoardo Marchetti

martedì 23 febbraio 2010

Ritorno al passato


Le ultime trasformazioni annunciate alla viabilità di Viale Boccaccio
e del Viale Nazario Sauro sembrano porre una pietra tombale su un
concetto moderno di viabilità cittadina di scorrimento dettato più da
l’esigenza di fare molti interventi a poco prezzo che dalla reale
volontà di riorganizzare il traffico. Emblema di questo risulta
l’abdicazione dalla soluzione delle intersezioni di Barriera Roma e
di Viale Mameli che erano evidentemente gli interventi più risolutivi
ma anche i più onerosi.
I due interventi massimamente deteriori sono per l’appunto la
realizzazione della rotatoria tra Viale Nazario Sauro e Via dei
Pensieri che sarà generatrice di un ingorgo pressoché perenne in
direzione mare (figuriamoci durante le partite di calcio) e segnerà la
sepoltura definitiva della pista ciclabile sullo stesso Viale in quanto
dimensionalmente dovrà andare ad interessare anche i larghi
marciapiedi attualmente presenti; non parliamo di quella di Via da
Verrazzano, ancora più inutile e ancor più dannosa. Secondo
intervento “retromirante” è l’ennesimo impianto semaforico tra
Via Lopez e Viale Fabbricotti, in un revival di idee di mobilità
quantomeno “vintage”: qui non c’è sincronizzazione che tenga nei
momenti di maggior traffico ris
chia di mandare in blocco sia la rotatoria “dei Pompieri” sia
l’incrocio con Viale Mameli; per l’attraversamento del Viale e il
raggiungimento della RSA sarebbe bastato un semaforo a chiamata.
Anni fa ormai proposi ad un entusiasta quanto “scordone” Assessore
Bruno Picchi due progetti di regolazione del traffico per
l’eliminazione del semaforo dei Cimiteri della Misericordia (questo
il link del dettaglio dei progetti
http://edoardomarchetti.blogspot.com/2008/01/barriera-roma.html) : il
primo più economico era la realizzazione di un’ampia rotatoria di
superficie, il secondo, più lungimirante e più efficiente, era la
realizzazione di una rotatoria di superficie e il sottopassaggio delle
due corsie centrali di Viale Boccaccio e Viale Nazario Sauro in modo da
dare continuità di traffico laddove questo era maggiore, come accade a
Bruxelles nel suo ring interno. Vedo che ancora oggi questo incrocio
rimane tabù e si preferisce fare aspettare
minuti e minuti ai poveri cristi imbottigliati in Via dell’Ardenza.

- Edoardo Marchetti

martedì 5 gennaio 2010

Verde a tutti i costi.

L’inizio dell’anno sembra partire con la buona notizia della volontà di espansione dell’azienda Wass che andrebbe a creare auspicabilmente nuova occupazione e a dare una maggior offerta di lavoro ai due quartieri dormitorio di Leccia e Scopaia attualmente costretti ad una quotidiana transumanza. Nel rimarcare questa buona notizia spero però che la bozza di accordo NON sia quella prevista dal Piano Urbanistico proposto per l’intero Nuovo Centro. Infatti tale ipotesi prevedeva una espansione delle attività Wass in cambio, a titolo di oneri di urbanizzazione, della cessione di vasta aree attualmente a verde incluse all’interno del perimetro della Wass. Tale scellerata idea permetterebbe questa espansione ma precluderebbe qualsiasi espansione futura, in quanto l’area ceduta al Comune, secondo l’ipotesi Nuovo Centro sarebbe destinata ad un accrocchio di parcheggi e aree a verde che, come rimarcai quando ero ancora Consigliere Circoscrizionale, resterebbero desolatamente vuote e inutilizzate in quanto raggiungibili solo attraversando strade ad alta densità di traffico e in quanto lontane dagli edificati di Leccia Salviano e Scopaia. Piuttosto che cedere queste aree al Comune sarebbe più opportuno che Wass continuasse a mantenersele come bacino di espansione o che venissero destinate ad aree produttive, magari di indotto alla Wass, piuttosto che a inutile verde abbandonato. Una piccola area produttiva all’uscita di una importante arteria viaria gioverebbe sicuramente di più gli abitanti della zona di una area a verde inutilizzata generatrice di futuro degrado.

- Edoardo Marchetti

sabato 5 dicembre 2009

La Vittoria dei Pretoriani


La decisione del Consiglio Comunale di ratificare le decisioni di Giunta in merito alla localizzazione del Nuovo Ospedale segna indelebilmente la peggior decisione amministrativa che io ricordi da quando ho iniziato ad avere una coscienza politica. Altro che Porta a Terra, Porta a Mare, ed edificazione inconsulta di Leccia, Scopaia e Salviano 2! Qui si pone la pietra tombale su qualsiasi velleità di redenzione delle scellerate politiche precedenti. Il dibattito che poi fa da corollario a questa operazione denota lo scarsissimo livello della classe politica attuale, senza dubbio il più basso che io ricordi da quando ho iniziato a interessarmi di politica, circa 10 anni fa. Francamente non mi era mai capitato di assistere ad un dibattito di così basso livello in cui anche stimati professionisti che siedono in consiglio, o non hanno le idee chiare e votano a casaccio, oppure intervengono a difesa di Cesare nelle assemblee pubbliche eppoi fuggono senza aspettare una controreplica. La metodologia politica Berlusconiana ha vinto e pervaso l’attuale maggioranza consiliare fino a far diventare i singoli consiglieri di maggioranza dei meri altoparlanti, dei ratificatori, dei modesti Capezzone e Bonaiuti, che difendono a spada tratta le politiche della Giunta senza mai scendere nel merito, senza conoscerlo, attaccando chiunque si opponga e denigrandolo come “Signor No” oppositore del futuro, disfattista, anti livornese, etc… Questi moderni pretoriani, questi Berluscones rossi di vergogna non giovano in alcun modo ad un serio e ragionato sviluppo della città.

- Edoardo Marchetti