martedì 8 febbraio 2011

Argomenti Seri

Gentile Sindaco Alessandro Cosimi,

L’alta pressione atmosferica in queste stabili giornate invernali si manifesta nella presenza di foschie, banchi di nebbia e nubi basse schiacciate al suolo dall’aria fredda e pesante. IL fenomeno metereologico nasconde però una insidia da cui Livorno non è immune: l’aumento di concentrazione di polveri sottili nell’aria. La quasi totalità dei Sindaci d’Italia attribuisce la colpa della presenza di questi inquinanti, che in Italia abbassano mediamente di 3 anni la speranza di vita laddove sono costantemente presenti, all’intenso traffico veicolare, al congestionamento delle auto private ed alla scarsa qualità ecologica delle stesse. Purtroppo come si capisce benissimo dai provvedimenti presi nelle grandi metropoli, fare il blocco dell’auto di Domenica (quando peraltro pochissimi usano l’auto) non serve a nulla, ma a ben poco servirebbe anche bloccare la circolazione nei normali giorni feriali in quanto l’inquinamento da polveri sottili attribuibile al traffico arriva ad appena il 30% del totale. La restante fetta di inquinamento se la spartiscono quasi ex-equo i riscaldamenti privati e gli impianti di produzione di energia o industriali.

Non possiamo rinunciare per sempre alla mobilità urbana, anche privata, ma sicuramente possiamo rinunciare per sempre a quelle metodologie di riscaldamento inefficienti che disperdono grandi quantità di polveri nella nostra città: in particolare mi riferisco alle caldaie a gasolio, ancora molte nella nostra città, ed alle stufe a pellets, a legna, spacciate per ecologiche solo perché bruciano legno e derivati invece del petrolio ma chiaramente inquinanti quasi come se avessimo per tutto l’inverno un perenne incendio boschivo in mezzo alla città.

Lei signor Sindaco ha il potere di emettere ordinanze che governino la metodologia di produzione del calore per riscaldamento e per Livorno, per la sua città, per la sua qualità di vita, potrebbe emettere un semplice provvedimento che rinnovi questo sistema. Il 2020, termine da lei indicato in numerose e diverse manifestazioni, potrebbe essere anticipato al 2015 visto che non si parla di qualità urbanistica ma si parla di salute pubblica. Si potrebbe stabilire che “dal 1° Gennaio 2013 le abitazioni private che utilizzano il gasolio come combustibile per l’alimentazione di caldaie saranno multate con una sanzione pari a 1000€ per abitazione. Dal 1° Gennaio 2015 la sanzione raddoppia e il comune sostituisce in maniera coattiva la caldaia in questione con una a bassa emissione di polveri sottili”. La sanzione è indicativa ma in appena 4 anni potremmo aver tagliato in maniera notevolissima la presenza di polveri sottili nella nostra città, soprattutto nelle zone con un patrimonio edilizio ormai obsoleto. A questo provvedimento proprio per migliorare ulteriormente la qualità energetica della città potrebbe stabilire che “E’ vietato qualsiasi tipo di passaggio da riscaldamento centralizzato a riscaldamento autonomo”: in questo modo andrebbe a bloccare una pratica antiecologica, in quanto tutti sanno che i rendimenti della somma di singoli impianti sono di gran lunga inferiori ai rendimenti degli impianti centralizzati, facilmente controllabili e sottoposti ai regolamenti di accensione e spegnimento cittadini.

La partita per un buon Sindaco potrebbe farsi ancor più interessante per quanto riguarda le nuove costruzioni. Lei ben sa che sul mercato immobiliare negli anni a venire saranno immessi un gran numero di nuovi appartamenti, molto oltre le mille unità abitative: dalla lottizzazione del Nuovo Centro (circa 700 alloggi) al recupero del mercato ortofrutticolo (altre centinaia) agli alloggi a canone concordato di Coteto (altre centinaia) ai 120 alloggi di Piazza del Luogo Pio, ai recuperi vari come quello di Villa Pendola etc. Pur non espandendo la città, come lei ha promesso, gli spazi vuoti sono molti e se si colmano tutti con nuove unità residenziali anche l’impatto che la loro efficienza energetica avrà sulla città sarà notevolissimo. Urgono dunque tre provvedimenti di minima per le nuove costruzioni in arrivo: l’obbligatorietà del riscaldamento tramite pannelli radianti (incredibilmente più efficienti dei termosifoni); l’obbligatorietà di avere un impianto centralizzato di riscaldamento per blocco residenziale o addirittura per quartiere; la necessità di avere abitazioni in classe energetica A. Da libero professionista per me può essere una restrizione, una difficoltà per il mio lavoro ma è solo con queste piccole e semplici norme, che Lei può facilmente emanare che la nostra città, può fare un balzo in avanti nella sua vivibilità.

Questi che ho appena esposto non sono che semplici piccoli passi che un comune come Livorno potrebbe fare sicuramente per scalare quella classifica di sostenibilità ambientale che, per quanto siamo una città di mare baciata dai venti purificatori, non brilla come dovrebbe, indice di una situazione ambientale in equilibrio alquanto precario. Mi auguro che questa lettera possa indurre Lei e la sua amministrazione e riflettere su queste tematiche e a proporre qualche iniziativa in tal senso alla cittadinanza da qui al 2014 termine ultimo del suo secondo mandato.

Cordiali Saluti

- Ing. Edoardo Marchetti