giovedì 23 dicembre 2010

Querelare la satira


Leggere l'articolo di partenza:

Su facebook con la divisa di Salò
Cosimi non perdona il fotomontaggio

E' stato un episodio del tutto inopportuno. Non il fotomontaggio! Ma la denuncia del fotomontaggio! Cosimi che fa il saluto romano con la divisa di Salò è chiaramente una caricatura, satira, libertà di espressione, l'estremizzazione di un concetto. Che si condivida o meno non è assolutamente una diffamazione in quanto è chiaro l'intento paradossale. E' sconcertante avere dei politici così suscettibili alle prese di giro. Perché Cosimi non invita il ministro Brunetta a denunciare chi ha prodotto il fotomontaggio "Brunetta si regala il SUV" (con un Brunetta rimpicciolito che apre una vecchia Fiat 500)? Sono sicuro che Cosimi l'avrà vista e si sarà fatto una risata...ma Brunetta magari c'è rimasto male! Ha denunciato qualcuno? Non che ricordi.... Un bruttissimo episodio questo di Cosimi: mi ricorda quando Massimo D'Alema querelo Forattini per una innocua vignetta sull'affare Mitrokin... Che scarsa capacità di accettare ironie e critiche! Da un livornese non me lo sarei mai aspettato!

Cosimi farebbe molto bene a scusarsi e ritirare la denuncia. Basterebbe dire "Scusatemi ma ritenendomi una persona onesta e antifascista mi sono sentito profondamente offeso e colpito dalla rappresentazione fatta di me. Comunque mi rendo conto che le critiche, seppur feroci, fanno parte di un bene superiore chiamato "Libertà di Espressione". Per questo ho deciso di ritirare la querela." Miracolo! In un colpo solo da dire una cosa di destra (querelare una critica) potrebbere, scusandosi dire ben tre cose di sinistra (essere onesto, antifascista e tutelare la libertà di espressione). Questo però prevede una delle due opzioni: l'intelligenza di ammettere i propri errori o l'intelligenza di quantificare la "forza elettorale" di queste scuse. Tutto il resto è sciocchezza.

- Edoardo Marchetti

venerdì 10 dicembre 2010

La democrazia carsica

“E' stato un dibattito carsico, è vero: ma lo dico non nel senso di sotterraneo, nascosto. E' semmai un dibattito che per decenni è affiorato di quando in quando.” – Alessandro Cosimi – Il Tirreno 09/04/2010

Il carsismo è un fenomeno naturale tipico delle aree geologiche calcaree dove l’acqua, grazie alla scarsa integrità del terreno penetra negli strati profondi iniziando a scorre al di sotto dell’orizzonte visivo. La società livornese è molto simile: disintegrata, scarsamente coerente, permette che la democrazia formale e la legalità sprofondino nel sommerso e che gli interessi privati e discutibili, appena trovano la via per non evaporare al Sole della trasparenza, si infossano in percorsi cupi e oscuri ai più.

Il fiume carsico si muove per vie tortuose sottoterra e si incunea sotto qualsiasi luogo senza che esso possa accorgersene in superficie, fa curve , salti, sifoni e forma grotte che col tempo si ampliano se trovano la giusta composizione del terreno formano incredibili ricchezze naturali, stalattiti, stalagmiti, cristalli di roccia, fin quando la loro espansione continua porta a far crollare la volta della grotta esponendo alla luce la rete carsica e formando a seconda dei luoghi, doline, cenote, foibe… etc.. Il dibattito carsico è quello che non vede luce se non quando un evento traumatico lo porta alla luce, rovinando sulle ricchezze e gli interessi che al suo interno aveva accumulato ed esponendo alla luce dei cittadini trame e cordate che ben a lungo avrebbero potuto rimanere nascoste. Il crollo può essere reale o figurato e Livorno non si è fatta mancare ne l’uno ne l’altro: l’incompetenza tecnica portò il 29 Aprile del 1993 al crollo della Galleria di Montenero che inghiottì dal nulla 3 palazzine e che solo una caso fortunoso volle esente da vittime; i buchi figurati sono invece i frutti del dibattito carsico e Livorno ne è piena dalla porta a Terra, trasformata da centro fieristico a centro commerciale, dal Nuovo Centro, trasformato da polo per servizi a residenza e grande distribuzione, l’area di Montenero-Pascoli, da zona basso residenziale a complesso ospedaliero più costoso del mondo per dimensione. Queste doline democratiche, questi avvallamenti in cui il dibattito democratico formale si piega e inciampa scoprendo che i suoi progetti in realtà venivano erosi da sotto da altri e ben più potenti interessi, distruggono il tessuto cittadino, il tessuto democratico, il senso civico che porta i cittadini perbene a confrontarsi a viso aperto, porta un generale scoramento verso le istituzioni che sono viste come i moderatori degli interessi privati e non come amministratori degli interessi pubblici. Uno scollamento generale, trasversale che contagia ogni cittadino e disintegra ancor di più la moralità e il senso civico, vero freno impermeabile alla criminalità diffusa e organizzata.

La domanda è questa: può una città in decadenza culturale, economica, sociale, priva di anticorpi, piena di massoni, permettersi degli amministratori che non condannano il “dibattito carsico” in un Italia ampiamente governata da ben 3 mafie diverse (Camorra, ‘Ndrangheta e Mafia) che fatturano 100 Miliardi di € l’anno fatturati nell’illegalità del sommerso…. Del carsismo?

- Edoardo Marchetti