venerdì 24 ottobre 2008

Declino Mentale

(by vas vas)

L'Economist di qualche tempo fa spiegava perché Berlusconi non è adatto a governare l'Italia concentrandosi sulle sue capacità politiche. Credo che ormai a 72 anni suonati le capacità politiche, comunque la si pensi, stiano cedendo il passo ad un deterioramento percettivo del mondo che lo circonda. Il dubbio viene dal fresco episodio di affermazioni e smentite in merito all'invio di Polizia nelle scuole e negli Atenei occupati...

«Vorrei dare un avviso ai naviganti molto semplice: non permetteremo che vengano occupate scuole ed università - aveva detto il premier - perché l'occupazione di posti pubblici non è una dimostrazione o un'applicazione di libertà, non è un fatto di democrazia: è una violenza nei confronti degli altri studenti, nei confronti delle famiglie, nei confronti delle istituzioni e dello Stato. Convocherò oggi (mercoledì, ndr) il ministro degli Interni e darò a lui istruzioni dettagliate su come intervenire attraverso le forze dell'ordine per evitare che questo possa succedere (qui il video dell'intervento di Berlusconi)».

«Non ho mai detto né pensato che servisse mandare la polizia nelle scuole. I titoli dei giornali che ho potuto scorrere sono lontani dalla realtà». «Ho detto invece - ha proseguito il premier - che chi vuole è liberissimo di manifestare e protestare ma non può imporre a chi non è della sua idea a rinunciare al suo diritto essenziale. Ancora una volta c'è stato un divorzio tra i mezzi di informazione e la realtà»

Fonte: Corriere della Sera
Tutti i giornali, non essendo ancora arrivati a cancellare le notizie come accade nel libro 1984, hanno ovviamente riportato, in allegato alla smentita, le parole e i video di quanto detto appena 24 ore prima in conferenza stampa con decine di telecamere che lo riprendevano.
E' vero che gli italiani sono parecchio addormentati ma dubito che un abile comunicatore come è stato Berlusconi possa arrivare ad ardire ad una simile mossa. Forse era un test per vedere quanti fessi gli credevano... lo spero. Dico lo spero perché se non fosse un test si porrebbe un problema ben più grave: avremmo alla guida del Paese una persona con un principio di gravi disturbi psichici che potrebbero essere di qualunque genere dall'Alzahimer alla Schizofrenia. Di certo l'età non aiuta a fugare i dubbi e sarebbe opportuno, se ciò fosse vero, che il suo partito e la sua coalizione prevedessero una graduale dismissione del personaggio onde evitare di lasciare l'Italia in mano ad una persona psicologicamente incapace. E' un ipotesi, ma questi episodi si fanno via via sempre più ravvicinati nel tempo. Un caso?

- Edoardo Marchetti

giovedì 16 ottobre 2008

Acqua del Rubinetto


Un buon metodo per risparmiare sui consumi d’acqua ad uso alimentare è quello di dotarsi di una piccola caraffa depuratrice che si trovano agevolmente in commercio e delle più svariate marche.

Una persona normalmente consuma circa 2 litri di acqua al giorno che, qualora vengano consumati tramite l’utilizzo delle bottiglie di minerale che troviamo nei supermercati, al costo di 0,30€/l fanno 60 centesimi il giorno pari a 219€ all’anno per persona.

Con l’acquisto di una caraffa depuratrice (al costo iniziale compreso tra 30 e 50 €) possiamo utilizzare l’acqua potabile del nostro rubinetto avendo cura di cambiare il filtro ogni mese (al costo compreso tra 7 e 12 €). Considerando che l’acqua costa circa 0,6 € al metro cubo(pari a 1000 litri), ogni giorno consumeremmo 0,2 centesimi di € di acqua del rubinetto che moltiplicati 365 fanno meno di 1 € di consumo d’acqua per uso alimentare all’anno. A questo euro vanno aggiunti dagli 84 ai 144€ per i filtri portandoci comunque ad una spesa massima per persona di 145€ contro i 219 iniziali.

Se non siamo single e in famiglia siamo in 2, raddoppia solo il costo dell’acqua ma non quello dei filtri portandosi a 146€ mentre se usassimo le bottiglie di minerale dovremmo spendere ogni anno 438€. Un risparmio di 292 € l’anno!

Se poi oltre al risparmio economico incredibile analizziamo anche l’enorme quantità di rifiuti in meno che andiamo a produrre (2 persone producono quasi 800 bottiglie di plastica l’anno), ci accorgiamo di come questo metodo di approvvigionamento idrico sia assolutamente economico sia nel breve termine con un risparmio diretto, sia nel lungo con una probabile diminuzione delle tariffe sui rifiuti.

- Edoardo Marchetti

lunedì 13 ottobre 2008

A passo di gambero


Il rapporto “Ecosistema Urbano” di Legambiente è una classifica stilata in base a diversi criteri di vivibilità e sostenibilità cittadina di tutti i capoluoghi italiani. Precisando che il rapporto “2009” viene elaborato nel 2008 con dati del 2007, andiamo a prendere i rapporti Ecosistema Urbano del 2009, 2008 e 2007 per analizzare l’andamento della nostra città durante il mandato Cosimi.
Nel rapporto 2007 (con dati del 2005, dati di partenza per Cosimi) partivamo dalla 9° posizione con un 64,29% di requisiti soddisfatti per essere definiti una città “sostenibile”, mentre la media italiana era al 54,19%.
L’anno successivo (con dati del 2006) raggiungevamo addirittura la 4° posizione pur con un piccolo incremento di circa un punto fino al 65,24%, mentre la media italiana crollava al 50,55%.
Il rapporto 2009 (con dati del 2007 dunque a metà mandato Cosimi) assume i contorni di una debacle: perdiamo 20 (leggesi venti) punti in classifica arrivando al 24° posto, e crolliamo al 58,53% di sostenibilità di fronte peraltro ad un incremento generale della Media italiana al 51,96%.
Che a Livorno le cose non migliorino pare evidente un po’ a tutti ma a testimonianza che invece stanno peggiorando ci sono i dati; dati peraltro importantissimi in quanto si riferiscono alla presenza di piste ciclabili, alla qualità del servizio pubblico, ai consumi medi di carburante, al verde urbano, alla qualità dell’aria, all’utilizzo di energie rinnovabili, alla depurazione delle acque, alla produzione di rifiuti, etc etc...
Che si vuol fare? Sperare che gli altri facciano peggio per salire in classifica (come avvenuto nel sondaggio EKMA) oppure darsi da fare per migliorare i valori assoluti di questa città?


- Edoardo Marchetti

P.S. Sul sito del Comune di Livorno c'è una nota dell'Assessore Maria Pia Lessi volta a giustificare quasi tutti i punti che vedono Livorno retrocedere: si va dal probabile errore riguardo ai dati sulla depurazione delle acque, all'esilarante accollarsi il merito del parco macchina mediamente nuovo a causa degli ecoincentivi comunali (???) e non di quelli più sostanziosi statali e diretti delle case automobilistiche. Comico!

sabato 11 ottobre 2008

Inquinamento Luminoso


La buona politica, o la buona amministrazione, passa anche dalla attenzione riposta nella cura dei piccoli aspetti della città, cura del dettaglio che, a meno di un politico particolarmente illuminato e sensibile, dovrebbe arrivare direttamente dai tecnici comunali, preparati e aggiornati.

L’esempio di come questo avvenga molto di rado nella nostra città deriva da una recente notizia, passata in sordina sul sito del Comune, dello stanziamento di 250.000 € per l’illuminazione pubblica nella zona di Venezia e dintorni.

Per quanto l’iniziativa sia pregevole dal punto della riqualificazione urbana, sarebbe più opportuno abbandonare il lampione “modello Livorno” che viene utilizzato comunemente in tutta la città, lungo i Fossi e su tutto il Lungomare. Il problema si pone in due punti: gli impianti di illuminazione a bulbo, non schermati verso l’alto hanno una efficienza luminosa molto bassa e provocano un esteso inquinamento luminoso in tutta la città, in quanto più del 50% della superficie della sfera di vetro punta direttamente al cielo senza illuminare la strada.

L’abbandono del lampione “modello Livorno” non significa cambiare tutti i punti luce che ci sono attualmente in città ma semplicemente fornirli di una diversa sfera sommitale. Come? Molto semplice, si può chiedere alla dittà che ci fornisce quel modello di studiare un “cappello” schermato da porre al posto dell’attuale sfera, oppure bandire un concorso cittadino per disegnare un “cappello” ai nostri lampioni, dello stesso stile e che permetta di non disperdere luce nel cielo e di rifletterla a terra dove realmente serve. Otterremmo a parità di potenza installata una migliore resa luminosa.

Visto che il mio invito è rivolto al partito che governo questa città, io dico che cambiare si può. Si può fare. Fatelo.

- Edoardo Marchetti

(by my stification)

P.S. Il sito Cielobuio.org pubblica online numerosi piani di spesa per la riduzione dell'inquinamento luminoso e il contestuale aumento di efficienza dei lampioni. Un buon sito da cui imparare molto.

sabato 4 ottobre 2008

Il pudore

Dopo aver letto un articolo sul Corrirere della Sera della bocciatura (la seconda) di Renzo Bossi mi chiedo come sia possibile, in tempi di 7 in condotta ed esami di riparazione a Settembre, lamentarsi e addirittura quasi ottenere la ripetizione di un esame per il fatto di essere bocciati la seconda volta. Il sospetto che se tale questione fosse capitata al ragazzo Renzo Rossi non ci sarebbero stati né appelli né rifacimenti, è forte. Ma il cognome è Bossi e non Rossi e quella andata in scena è una delle più classiche forme italiche di favoreggiamenti a chi ruota intorno ai potenti di turno. Certo è che la tanto vituperata Democrazia Cristiana, nemico giurato della Lega, queste cose le faceva.... ma con più gusto ed evitando clamori che l'avrebbero sottoposta ad un ovvia gogna mediatica. Questo vantarsi delle proprie deficienze (tecnicamente inteso) è più proprio di un ambito culturale che risale ad un cosidetto Ventennio in cui governava un cosidetto Fascismo dove la forza la pratica e il celodurismo d'annata prevalevano sulla ragione e sulla cultura, nemica giurata di ogni regime.
Ma a parte questo, analizziamo come sia estremamente difficile fallire un Esame di Maturità.
Io, nonostante il pochissimo studio e i compiti copiati in classe la mattina prima delle lezioni, sono sempre stato uno studente che se la cavava con un 7.5 circa, senza 6 rossi, e senza particolare impegno se non quello di seguire le lezioni in classe. Questo mi ha portato ad un credito formativo di 17/20. Uno studente un po' meno bravo con una media del 6-7 e almeno un 6 rosso in un anno del triennio avrebbe potuto comunque portare a casa un buon 12/20.
Il mio più grande scoglio è sempre stato il tema d'Italiano ma all'esame sono riuscito a fare un tema buono sul processo di unificazione Europea visto nell'ottica marxista, un azzardo per la maturità, ma che, nonostante la presenza in commissione di una insegnante e del Presidente marcatamente di destra, mi ha portato ad un inaspettato 15/15 che in totale ha fatto diventare il punteggio degli scritti di 44/45. Ho poi fatto un orale buono, non particolarmente brillante ma son comunque poi passato con 100/100.
Supponiamo invece che il signor Bossi, non abbia avuto le mie fortune e che alla maturità si sia comportato mediamente partendo da un credito di 12, prendendo 10/15 in ogni prova e, penalizzato dalla commissione per la sua Tesina su Carlo Cattaneo, abbia preso il minimo: 18/35.
Totale: 12+30+18 = 60. Promosso. No.... qualcosa non va.... Riproviamo.
La seconda ipotesi prevede un andamento scolastico scarsissimo: 7/20 di credito formativo corrispondenti ad essere passati tutti gli anni per il rotto della cuffia e sempre con 6 rossi in pagella. Degli scritti non particolarmente brillanti 10+8+10 che corrispondono ad un tema di italiano medio ma decoroso, un compito di matematica fatto per metà e solo nella parte delle domandine (lo studio di funzione allo Scientifico valeva 10), e una terza prova sufficiente. Il parziale da 7+28 = 35. Con un orale sufficientemente medio da 25/35 si ottiene comunque il 60. Promosso.
Terzo tentativo. 7/20 di credito formativo. Scritti di 8+8+8 con un tema d'Italiano o fuoritema o scritto in celtico, e una terza prova con gravi lacune. Parziale 7+24 = 31. Di fronte a questo si instaurano due meccanismi psicologici: lo studente dice "Cazzo devo fare un superorale" e si mette a studiare tantissimo e i professori dicono "Guardiamo come va e nel caso regaliamogli 4-5 punti per levarcelo dalle balle". Orale medio nonostante gli sforzi: 25/35 + 4 punti in regalo = 60. Promosso.
A questo punto mi viene da dubitare proprio delle capacità del maturando: è al secondo tentativo di maturità e in un Istituto, a quanto ne so, PRIVATO (si avete letto bene: PRIVATO!).
Invece di riformare la scuola, attaccare gli insegnanti terroni e chiamare in causa Carlo Cattaneo... non sarebbe più semplice... Studiare?

- Edoardo Marchetti.

P.S. Pubblico una esilarante petizione associata all'argomento:

A: http://www.collegiobentivoglio.it/

Data la recente proposta di Umberto Bossi di riformare la Pubblica Istruzione a seguito della seconda bocciatura consecutiva del figlio Renzo all'esame di maturità, Noi, firmatari del presente statuto, supplichiamo il Preside del Liceo "Bentivoglio" di Tradate di promuovere Renzo Bossi e di scongiurare il declino culturale delle future generazioni annunciato nelle parole del Ministro Delle Riforme e che riportiamo qui sotto:

Da Corriere.it:

«Dopo il federalismo bisogna passare anche alla riforma della scuola. Non possiamo più lasciare martoriare i nostri figli da gente che non viene dal Nord. Il problema della scuola è molto sentito perchè tocca tutte le famiglie» ha aggiunto Bossi . «La Padania ormai è nel cuore di tutti. Noi ai bambini la insegnamo fin da quando nascono, insegnamo loro che non siamo schiavi e non lo siamo mai stati», sottolinea il Senatur spiegando che sul fronte della scuola «tutto quello che dico è la verità. Un nostro ragazzo (suo figlio Renzo ndr) è stato "bastonato" agli esami perchè aveva portato una tesina su Carlo Cattaneo».

Il leader della Lega Nord Umberto Bossi ha chiamato sul palco la parlamentare leghista Paola Goisis, della commissione Cultura della Camera, che sul fronte della scuola ha rilanciato: «Gli studenti italiani sanno tutti i sette re di Roma ma non sanno neppure un nome di un doge della Repubblica Serenissima». «Dopo trent'anni di scuola di sinistra, di esami di sinistra, di professori di sinistra, di presidi di sinistra -ha stigmatizzato la parlamentare del Carroccio- i nostri ragazzi sono disorientati. I nostri studenti hanno bisogno di essere guidati da uno come Umberto Bossi. E non è possibile che vengano professori da ogni parte a togliere il lavoro agli insegnanti del Nord. Loro vogliono sentir parlare solo di Pirandello e Sciascia e non di un federalista come Carlo Cattaneo».


http://www.corriere.it/politica/08_luglio_20/bossi_lega_dialogo_a29d8d36-5644-11dd-a206-00144f02aabc.shtml