sabato 4 ottobre 2008

Il pudore

Dopo aver letto un articolo sul Corrirere della Sera della bocciatura (la seconda) di Renzo Bossi mi chiedo come sia possibile, in tempi di 7 in condotta ed esami di riparazione a Settembre, lamentarsi e addirittura quasi ottenere la ripetizione di un esame per il fatto di essere bocciati la seconda volta. Il sospetto che se tale questione fosse capitata al ragazzo Renzo Rossi non ci sarebbero stati né appelli né rifacimenti, è forte. Ma il cognome è Bossi e non Rossi e quella andata in scena è una delle più classiche forme italiche di favoreggiamenti a chi ruota intorno ai potenti di turno. Certo è che la tanto vituperata Democrazia Cristiana, nemico giurato della Lega, queste cose le faceva.... ma con più gusto ed evitando clamori che l'avrebbero sottoposta ad un ovvia gogna mediatica. Questo vantarsi delle proprie deficienze (tecnicamente inteso) è più proprio di un ambito culturale che risale ad un cosidetto Ventennio in cui governava un cosidetto Fascismo dove la forza la pratica e il celodurismo d'annata prevalevano sulla ragione e sulla cultura, nemica giurata di ogni regime.
Ma a parte questo, analizziamo come sia estremamente difficile fallire un Esame di Maturità.
Io, nonostante il pochissimo studio e i compiti copiati in classe la mattina prima delle lezioni, sono sempre stato uno studente che se la cavava con un 7.5 circa, senza 6 rossi, e senza particolare impegno se non quello di seguire le lezioni in classe. Questo mi ha portato ad un credito formativo di 17/20. Uno studente un po' meno bravo con una media del 6-7 e almeno un 6 rosso in un anno del triennio avrebbe potuto comunque portare a casa un buon 12/20.
Il mio più grande scoglio è sempre stato il tema d'Italiano ma all'esame sono riuscito a fare un tema buono sul processo di unificazione Europea visto nell'ottica marxista, un azzardo per la maturità, ma che, nonostante la presenza in commissione di una insegnante e del Presidente marcatamente di destra, mi ha portato ad un inaspettato 15/15 che in totale ha fatto diventare il punteggio degli scritti di 44/45. Ho poi fatto un orale buono, non particolarmente brillante ma son comunque poi passato con 100/100.
Supponiamo invece che il signor Bossi, non abbia avuto le mie fortune e che alla maturità si sia comportato mediamente partendo da un credito di 12, prendendo 10/15 in ogni prova e, penalizzato dalla commissione per la sua Tesina su Carlo Cattaneo, abbia preso il minimo: 18/35.
Totale: 12+30+18 = 60. Promosso. No.... qualcosa non va.... Riproviamo.
La seconda ipotesi prevede un andamento scolastico scarsissimo: 7/20 di credito formativo corrispondenti ad essere passati tutti gli anni per il rotto della cuffia e sempre con 6 rossi in pagella. Degli scritti non particolarmente brillanti 10+8+10 che corrispondono ad un tema di italiano medio ma decoroso, un compito di matematica fatto per metà e solo nella parte delle domandine (lo studio di funzione allo Scientifico valeva 10), e una terza prova sufficiente. Il parziale da 7+28 = 35. Con un orale sufficientemente medio da 25/35 si ottiene comunque il 60. Promosso.
Terzo tentativo. 7/20 di credito formativo. Scritti di 8+8+8 con un tema d'Italiano o fuoritema o scritto in celtico, e una terza prova con gravi lacune. Parziale 7+24 = 31. Di fronte a questo si instaurano due meccanismi psicologici: lo studente dice "Cazzo devo fare un superorale" e si mette a studiare tantissimo e i professori dicono "Guardiamo come va e nel caso regaliamogli 4-5 punti per levarcelo dalle balle". Orale medio nonostante gli sforzi: 25/35 + 4 punti in regalo = 60. Promosso.
A questo punto mi viene da dubitare proprio delle capacità del maturando: è al secondo tentativo di maturità e in un Istituto, a quanto ne so, PRIVATO (si avete letto bene: PRIVATO!).
Invece di riformare la scuola, attaccare gli insegnanti terroni e chiamare in causa Carlo Cattaneo... non sarebbe più semplice... Studiare?

- Edoardo Marchetti.

P.S. Pubblico una esilarante petizione associata all'argomento:

A: http://www.collegiobentivoglio.it/

Data la recente proposta di Umberto Bossi di riformare la Pubblica Istruzione a seguito della seconda bocciatura consecutiva del figlio Renzo all'esame di maturità, Noi, firmatari del presente statuto, supplichiamo il Preside del Liceo "Bentivoglio" di Tradate di promuovere Renzo Bossi e di scongiurare il declino culturale delle future generazioni annunciato nelle parole del Ministro Delle Riforme e che riportiamo qui sotto:

Da Corriere.it:

«Dopo il federalismo bisogna passare anche alla riforma della scuola. Non possiamo più lasciare martoriare i nostri figli da gente che non viene dal Nord. Il problema della scuola è molto sentito perchè tocca tutte le famiglie» ha aggiunto Bossi . «La Padania ormai è nel cuore di tutti. Noi ai bambini la insegnamo fin da quando nascono, insegnamo loro che non siamo schiavi e non lo siamo mai stati», sottolinea il Senatur spiegando che sul fronte della scuola «tutto quello che dico è la verità. Un nostro ragazzo (suo figlio Renzo ndr) è stato "bastonato" agli esami perchè aveva portato una tesina su Carlo Cattaneo».

Il leader della Lega Nord Umberto Bossi ha chiamato sul palco la parlamentare leghista Paola Goisis, della commissione Cultura della Camera, che sul fronte della scuola ha rilanciato: «Gli studenti italiani sanno tutti i sette re di Roma ma non sanno neppure un nome di un doge della Repubblica Serenissima». «Dopo trent'anni di scuola di sinistra, di esami di sinistra, di professori di sinistra, di presidi di sinistra -ha stigmatizzato la parlamentare del Carroccio- i nostri ragazzi sono disorientati. I nostri studenti hanno bisogno di essere guidati da uno come Umberto Bossi. E non è possibile che vengano professori da ogni parte a togliere il lavoro agli insegnanti del Nord. Loro vogliono sentir parlare solo di Pirandello e Sciascia e non di un federalista come Carlo Cattaneo».


http://www.corriere.it/politica/08_luglio_20/bossi_lega_dialogo_a29d8d36-5644-11dd-a206-00144f02aabc.shtml

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