giovedì 12 novembre 2009

Good & Bad Hospital

Ho letto con altrettanto stupore l’intervento del Primario Massimo Ceccarini che in un lungo excursus di attacco a chi si oppone alla scelta urbanistica del Nuovo Ospedale, invita in buona sostanza tutti a tacere in quanto della sanità se ne devono occupare gli addetti ai lavori, i medici. Personalmente ho già raccolto l’invito e, come ho più volte detto in sede pubblica al Sindaco e come egli può testimoniare, mi fido delle motivazioni che gli operatori sanitari portano sulla necessità di una nuova struttura a seguito di esigenze mediche ormai completamente cambiate. Chiedo parimenti che i vari medici, Calamai-Cosimi-Viti-Ceccarini, e filosofi, Assessore Rossi, si astengano da intervenire nel dibattito relativo alla localizzazione urbanistica che deve essere ad esclusivo appannaggio degli addetti ai lavori ovvero urbanisti, ingegneri e architetti. Personalmente ritengo che di fronte all’attuale Pronto Soccorso vi siano tutti gli spazi necessari, demolendo quegli orrori architettonici anni ‘60/’70, per costruire un monoblocco adatto a tutte le esigenze richieste per cui invito il signor Ceccarini a dire esclusivamente lo spazio che necessita e poi a lasciar scegliere il progetto e la sua localizzazione agli addetti ai lavori. Dal dibattito però traspare un interesse evidente: stiamo assistendo alla creazione di una Bad Company e di una Good Company sullo stile di Alitalia in quanto, nella malaugurata ipotesi di un trasferimento a Montenero-Ardenza-Banditella, ai cittadini rimarrà la Bad Company, le strutture vecchie, vincolate, dove una ristrutturazione o un cambio di destinazione d’uso costerà tantissimo, e la Good Company, gli edifici non vincolati, sarà data in pasto ai nostrani palazzinari che potranno lucrare e fare utili sul cadavere del vecchio ospedale. Piccoli Berlusconi crescono.
- Ing. Edoardo Marchetti

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