sabato 20 giugno 2009

Repetita Stufant...

Livorno si può definire forse uno tra gli unici comuni d’Italia favorevoli all’inquinamento luminoso e allo spreco di energia elettrica. Negarlo sarebbe inutile e basta leggere i dettagli illuminotecnici presenti sul sito del Comune, in relazione al prolungamento del Fosso di Viale Caprera, per capire quanto poco accorto e quanta poca attenzione ponga al risparmio energetico. Dal testo presente sul sito leggiamo che i lampioni installati saranno del “Modello Livorno” ovvero una boccia di vetro che per il 50% spreca energia a illuminare il cielo inquinando le nostre notti con un alone arancione visibile da decine di chilometri di distanza da Livorno. Quell’energia impiegata ad illuminare l’infinito cosmico potrebbe essere risparmiata inserendo un semplice cappello o modificando la lampada in modo che emetta luce solo verso il basso. A parità di resa luminosa spenderemmo quasi il 50% di energia in meno. Capisco che vi siano ragioni storiche ed estetiche che rendono necessario l’installazione del lampione “modello Livorno” ma dopo oltre 100 anni potremmo avere l’ardire di studiare un “modello Livorno 2” pur sempre bello e raffinato ma anche più ecologico e razionale.

Per l’illuminazione degli edifici storici invece ci affidiamo a “10 riflettori”, manco fossimo allo stadio! Si aumenterà così in maniera esponenziale l’inquinamento luminoso! Sarebbe invece più opportuno utilizzare una illuminazione più tenue ed elegante, stile Grand Hotel Palazzo, da posizionare sotto gronda, in modo da evitare che la luce si disperda in cielo.

L’unica cosa che non si illumina pare essere proprio il cervello.


P.S. Ho gia scritto di questa cosa..... senza successo.


- Edoardo Marchetti

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