martedì 2 settembre 2008

L'Ospedale... da campo.

Pubblico qua un mio commento al Blog del Sindaco.

Signor Cosimi, è davvero necessario costruire un Nuovo Ospedale? Senza dubbi l’attuale struttura è vecchia (1933) e forse inadeguata alle moderne esigenze, è pur vero che fior di quattrini sono stati spesi per ristrutturare i vecchi padiglioni (pregevoli anche architettonicamente) e per costruire il “blocco Operatorio”.

Consideriamo un aspetto importante: i collegamenti. Attualmente la sua posizione baricentrica rispetto alla città di Livorno lo rende facilmente raggiungibile da ogni quartiere in quanto posto in prossimità di due assi viari cardine della città: Aurelia e Carducci. Questa felice posizione fa si che, pur non avendo linee specifiche di servizio pubblico, sia facilmente raggiungibile sia da Nord, con le linee che vanno alla Stazione, sia da Sud, con quelle che passano da Viale Marconi e Via Gramsci. Contiamo inoltre che la sua centralità permette a numerosi utenti, molti dei quali anziani, di raggiungerlo a piedi con un breve tragitto. Contiamo inoltre che la sua collocazione in pianura permette a molti utenti di raggiungerlo in bicicletta. Consideriamo inoltre che la sua vicinanza alla Stazione Ferroviaria permetti ad utenti, e relativi parenti lontani, di raggiungerlo comunque senza utilizzare il mezzo privato.

Ma poniamolo come dice Lei, a Montenero. La struttura, per quanto Lei auspichi che debba essere un monoblocco con tutte le funzioni unificate, non potrà mai essere una Torre Ospedaliera (comune in Europa) in quanto andrebbe ad inserirsi in un contesto paesaggistico bassoresidenziale-religioso-turistico che è bene preservare. Ma c’è di più. Poiché il sito candidato sorge su una collinetta, anche un megacomplesso relativamente basso (6 piani) andrebbe a deturpare tutta la visione pedecollinare e la visione del Santuario di Montenero che per adesso, nonostante la follia edilizia, si è limitata alla mera edificazione di centinaia di villette immerse nel verde. Si dovrebbe così abbassare ulteriormente l’altezza degli edifici avendo cura di non costruire palazzate, ma poiché la volumetria richiesta non varia (anzi aumenta per la necessità di maggiori spazi di collegamento), il “Nuovo Ospedale” si troverà a svilupparsi in estensione perdendo di fatto l’utilità del monoblocco. Un Ospedale Nuovo, costruito come il Vecchio, ma in posizione scomoda!

La posizione infelice è appunto un’altra grande idea da prendere in considerazione. L’ospedale in collina elimina la bicicletta che verrà sostituita dall’auto; elimina inoltre i pedoni in quanto la densità abitativa di Montenero è notevolmente inferiore e in quanto sulla Via di Montenero non esistono i marciapiedi. Eliminate le persone che potrebbero venire in visita col treno, oltre l’auto, rimane il mezzo pubblico… che non c’è.

Quindi, oltre a dover creare marciapiedi sulla stretta Via di Montenero, dovremmo anche provvedere a creare linee di servizio pubblico frequenti (ogni 10 minuti) che permettano il raggiungimento dell’ospedale da ogni parte della città, senza ovviamente dover fare 3-4 cambi di linea (un anziano con problemi di deambulazione non può permettersi un clavario di saliscendi e di ore di viaggio).

Mi chiedo peraltro dove sorga l’ottimismo dei 7 anni di tempo massimo tra progetto e realizzazione: per fare un esempio dopo 5 anni gli alberi di Viale Città del Vaticano non hanno ancora attecchito perché non viene messo in funzione il sistema di irrigazione… figuriamoci quanto ci vorrà a cotruire un ospedale!

Insomma, non mi pare proprio una bella idea, considerati i costi di costruzione, di adeguamento delle infrastrutture e di mantenimento dei collegamenti pubblici. Più ci sono quelli già sostenuti per la ristrutturazione dell’attuale ospedale, più quelli per la sua trasformazione in caso di trasloco e il suo mantenimento nel caso la struttura resti pubblica (eventualità remota).

Sicuramente verrò accusato di essere il Mister No, quello che si oppone a tutto, che non vuole il futuro. Forse avendo 26 anni vedo un futuro diverso, un futuro che matura ora e che io dovrò mantenere mentre chi ci amministra, di certo non giovane (siamo in Italia!) vede un futuro-passato, qualcosa che è maturato 30 anni fa, già obsoleto.

Se proprio si vuole realizzare un Nuovo Ospedale, lo si faccia all’interno del suo perimetro con una torre posta innanzi al mini-mega “blocco operatorio” abbattendo quelle strutture terra-tetto attualmente presenti e avendo cura di realizzare parcheggi sotterranei in numero sufficienti almeno per i dipendenti. Si risparmierà il territorio di questa città, che ormai con tutte le urbanizzazioni subite, sta diventando sempre più raro, e si potrà continuare a fornire un servizio ai cittadini senza che questi debbano sobbarcarsi il peso di una cattiva collocazione e il costo complessivo che la città dovrà sostenere.

Sfiduciati Saluti

- Edoardo Marchetti

2 commenti:

Stefano ha detto...

E mentre si parla del nuovo ospedale (peraltro, come al solito, senza un'idea precisa e probabilmente senza aver neanche minimamente valutato le condizioni del luogo in cui si vorrebbe edificare), l'8 settembre 2008 il "Corriere di Livorno" pubblica un articolo di cui riporto un breve estratto: "L'ospedale torna sottosopra - Al via i lavori al pronto soccorso. I lavori per la rivoluzione del pronto soccorso sono iniziati e è difficile non essersene accorti. I 2 milioni di euro che la Regione ha messo a disposizione per il nuovo stravolgimento del pronto soccorso a pochi anni dall'inaugurazione iniziano a produrre frutti. Il termine previsto dell'operazione è fissato per il 2010 che sembra lontano, ma è dietro l'angolo [...]". E' evidente che questo programma di lavori (con tanto di finanziamenti regionali) è in contrasto con l'ipotesi di trasferimento dell'ospedale tra Antignano e Montenero. Ancora una volta l'amministrazione si perde in progetti astratti (come il nuovo stadio) e un po' propagandistici di scuola berlusconiana. Sarebbe utile qualche fatto (anche piccolo) in più: eppure in città ci sarebbe molto da riqualificare, recuperare, riammodernare... E non significa essere conservatori o timorosi del progresso: secondo me significa solo ragionare con la propria testa e non con quella di un partito. Voglio dire, proporre una torre ospedaliera all'interno degli Spedali Riuniti significa ripudiare il progresso? Ne dubito fortemente...

Edoardo Marchetti ha detto...

Questa notizia mi era sfuggita! Ma non mi meraviglio del fatto che livorno manchi totalmente di qualsiasi linea politica. Le idee non ci sono e se ci sono sarebbe meglio cestinarle. La storia dell'Ospedale e il fatto che continuino a ristrutturarlo nonostante l'ipotesi di uno nuovo, mi fa pensare male.

La ristrutturazione di un vecchio edificio sottoposto a vincolo dei beni culturali risulta onerosissima per le parti esterne (facciate, fregi, ornamenti) e molto meno onerosa per gli interni. Non vorrei che una volta completato il processo di restauro architettonico esterno si procedesse a consegnare chiavi in mano la struttura a uno dei tanti pavidi palazzinari livornesi affinché ci possa fare residenze con due lire. Spero di Sbagliarmi.